ALLERTA PERICOLI INFORMATICI

Privacy online, e se vi ricattassero per riavere le foto delle vostre vacanze?

Scritto da gestore

Ci siamo abituati poco alla volta alle estorsioni digitali e in tempi recenti chi si รจ ritrovato nellโ€™impossibilitร  di accedere ai propri file non ha esitato aย pagare il โ€œriscattoโ€ย ai banditi.

Il fenomeno del โ€œransomwareโ€, basato sullaย fraudolenta cifratura dei datiย ad opera di programmini venefici attivati involontariamente dagli utenti meno fortunati, ha messo in crisi enti pubblici, aziende e professionisti, ma anche singole persone e addirittura intere cittร  (Baltimoraย ne รจ lโ€™esempio piรน eclatante).

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Ritrovarsi bloccati รจย un dramma, specie se i file indebitamente โ€œcifratiโ€ sono indispensabili per lo svolgimento di qualsivoglia attivitร  lavorativa. A volte basta un โ€œclicโ€ del mouse su un link o su un allegato ad una mail a scatenare lโ€™inferno: ne sanno qualcosa in tanti, sia che abbiano ceduto al ricatto sia che si siano arresi alla sorte avversa.

Ma che succede se nel mirino dei criminali ci finisconoย le fotografie scattate in vacanza?

Parliamo del ransomware di stagione, quello confezionato ad arte per colpire la gente qualunque, per aggredireย una platea indiscriminataย e colpevole solo di voler salvare sul computer i ricordi dellโ€™estate e i momenti felici di qualche gita.

Il bersaglio dei malintenzionati viene centrato grazie ad una falla del PTP: non ilย Precision Time Protocolย utilizzato per la sincronizzazione dei dispositivi industriali e della strumentazione di laboratorio, ma ilย Picture Transfer Protocolsviluppato dalla International Imaging Industry Association per consentire il trasferimento delle fotografie dalle camere digitali ai computer o ad altre periferiche.

Una ricerca di CheckPointย ha portato alla luce la possibilitร  di sfruttare alcune vulnerabilitร  delle moderne macchine fotografiche connesse adย Internet,ย debolezze capaci di danneggiare le immagini e persino di avviare imponenti contaminazioni informatiche su larga scala.

Qualche giorno fa aย Las Vegas, nel corso del DefCon 2019 (un meeting imperdibile per hacker e appassionati di cybersecurity), i ricercatori hanno svelato una pericolosa falla nellaย Canon EOSย 80Dย ma non รจ certo lโ€™unico modello a rischio. La scelta dellโ€™apparato, dotato sia di porta Usb sia di connettivitร  Wi-Fi, รจ stata casuale e forse dettata dalla larga diffusione del prodotto sul mercato.

I ricercatori hanno scaricato il firmware della macchina fotografica e, dopo averlo vivisezionato con una paziente opera diย reverse engineering, hanno rilevato alcune criticitร  che si potrebbero prestare adย un illecito sfruttamentoย del dispositivo per mandare a segno azioni criminali. Una volta compromesso il regolare funzionamento dellโ€™apparato, chi attacca puรฒ prenderne il totaleย controlloย trasformandolo in un dispositivo utile per lo spionaggio o in un veicolo di contagio di malware e virus. La presenza del PTP su un elevato numero di macchine fotografiche evidenzia un pericolo non limitato ad un singolo modello o versione.

Canon รจ immediatamente corsa ai ripari predisponendo โ€“ nonostante non ci siano ancora prove di simili attacchi andati a buon fine โ€“ย un aggiornamento del software dei propri apparatiย e consigliando alla propria clientela lโ€™immediata installazione dellโ€™ โ€œupdateโ€.

Canon ha approfittato dellโ€™occasione per formulare una serie di importanti raccomandazioni. In primo luogo ha consigliato diย verificare lo โ€œstato di saluteโ€dei dispositivi che si intende collegare alla macchina fotografica, partendo da computer/tablet/smartphone per arrivare fino al router che permette lโ€™accesso in rete. Poi ha suggerito di sottrarsi alla tentazione di usare connessioni Wi-Fi gratuite manon โ€œgarantiteโ€ย che possono riservare brutte sorprese, di evitare collegamenti ad apparati potenzialmente infettati da virus, di disattivare le funzioni di rete quando non devono essere adoperate.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/19/privacy-online-e-se-vi-ricattassero-per-riavere-le-foto-delle-vostre-vacanze/5393997/