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Polizia Postale, il deep fake (sovrapporre il volto di una persona a un’altra ripresa in un video) si presta a crimini gravissimi

Polizia Postale, il deep fake (sovrapporre il volto di una persona a un’altra ripresa in un video) si presta a crimini gravissimi
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Il deep fake, cioè la nuova tecnica che sfrutta l’intelligenza artificiale per sovrapporre il volto di una persona a un’altra ripresa in un video, “può essere usato per tanti scopi criminali gravissimi, nel mondo politico ma anche finanziario”. Lo ha detto Nunzia Ciardi, direttrice del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni, intervenendo alla conferenza “La minaccia del deep fake” organizzata oggi a Roma da Videocittà.

Polizia Postale, il deep fake (sovrapporre il volto di una persona a un’altra ripresa in un video) si presta a crimini gravissimi

Polizia Postale, il deep fake (sovrapporre il volto di una persona a un’altra ripresa in un video) si presta a crimini gravissimi

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“Le aziende negli ultimi anni sono preda di truffe informatiche sempre più sofisticate e in alcuni casi milionarie, portate avanti usando il social engineering, ad esempio con email che sembrano inviate dall’amministratore delegato dell’impresa”, ha spiegato Ciardi. “Con il deep fake, si potrebbe arrivare a simulare una videoconferenza dall’ad”.

Ad oggi il 96% del deep fake si concentra nel mondo del porno, ma i rischi di questa tecnica “non vanno sottovalutati”, prosegue il capo della PolPost. “Siamo abituati a chattare con persone a cui attribuiamo l’immagine che vediamo in una foto, rischiando di incappare, ad esempio, in una truffa sentimentale.

Attribuiamo credibilità alle immagini che vediamo, mala tecnologia – rileva – riesce ingannare i nostri sensi, e il deep fake è un’evoluzione che rende ancora più deflagrante questo impatto”.

In un tale contesto, “va reso sufficientemente sicuro l’ecosistema digitale, e ciò spetta alle istituzioni, alle grandi aziende e alle forze come la PolPost, ma è necessario che anche il singolo cittadino sia culturalmente attrezzato e preparato”.

http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/software_app/2019/10/29/deep-fake-si-presta-a-crimini-gravissimi_abff521a-bb95-454e-818d-826c8261beb3.html