Salvatore Giuffrida L a sicurezza informatica รจ ancora un rischio per le imprese: per risanare un sito colpito da virus e malware ci vogliono in media 74 giorni e una spesa di un milione. Eppure, secondo gli ultimi dati Eurispes, solo il 19% delle aziende italiane รจ in grado di prevenire gli attacchi informatici; le altre non sono consapevoli dei rischi legati ai virus lanciati da hacker per appropriarsi di dati sensibili e privati e chiedere un riscatto per restituirli. ร il quadro che emerge dal rapporto 2018 sulla cybersecurity realizzato dalla Ntt Data Italia, filiazione nazionale della multinazionale giapponese specializzata in information technology che in Italia รจ presente con 2700 dipendenti in otto cittร . ยซLa sicurezza deve diventare parte delle strategie di businessยป, spiega Dolman Aradori, capo per la cybersecurity di Ntt Data Italia . ยซServizi e prodotti devono essere progettati perchรฉ diventino a prova di attacchi esterniยป. In base allโultimo rapporto Clusit, lโassociazione italiana per la sicurezza informatica, nel 2016 i danni derivanti da virus e attacchi informatici ammontavano a 10 miliardi ma sono solo 150 i milioni investiti in progetti di cybersecurity; una cifra molto bassa rispetto al resto dellโEuropa o Usa. Il vettore preferito dagli hacker รจ ancora la posta elettronica ma le tecniche si fanno sempre piรน sofisticate: รจ quasi impossibile distinguere mail e messaggi veri dai virus perchรจ il contenuto รจ identico a quello che un utente si aspetta di ricevere. Non solo. Spesso la vittima รจ costretto a pagare un riscatto per riavere i dati rubati e i canali di pagamento sono sempre piรน invisibili: i pirati del web ricorrono a servizi di messaggistica diretta, forum e social network con registrazioni anonime e a volte pagamenti in bitcoin perchรฉ non ne resti traccia.ย La sfida riguarda anche gli utenti privati. Dal report di Ntt Data emerge che gli attacchi aumentano del 75% dopo il rientro dalle vacanze, quando รจ piรน facile lโuso di reti e social poco protetti da cui file e messaggi infetti arrivano a posta e siti aziendali: nel 64% dei casi si tratta di furti di identitร e le piรน esposte sono le piccole imprese. ยซLa principale ragione degli attacchi informatici โ dice Aradori โ รจ la scarsa consapevolezza dei lavoratori sulle buone pratiche informatiche. Il danno economico รจ molto elevato in un contesto in cui solo i grandi gruppi industriali e bancari destinano risorse alla protezione dei propri sistemiยป. Nessun settore รจ risparmiato: manifattura, servizi, sanitร , banche. Ma nei prossimi mesi qualcosa cambierร per le aziende: a fine maggio entrerร in vigore la nuova direttiva Ue sulla protezione dei dati, che prevede sanzioni fino a 20 milioni o al 4% del proprio fatturato se non si avvieranno modelli di sicurezza in grado di analizzare le banche dati senza compromettere la privacy della persona: รจ il momento di nuove figure professionali come il data protection owner e chief security officer o di nuovi processi interni e piattaforme in grado di tutelare pin e password. Il piano di investimenti puรฒ arrivare a due milioni. Ogni giorno nel mondo ci sono 5 milioni di dati rubati da virus, 59 al secondo: in piรน tante aziende non se ne accorgono o non comunicano di aver subito un attacco informatico. responsabile per la cybersecurity di Ntt Data Italia
http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2018/03/19/news/la_difesa_dal_cybercrime_diventa_obbligo_di_legge-191651949/
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