Lโassenza di misure efficaci di protezione, mettono in guardia gli esperti, rischia di generare nellโimmaginario collettivo lโidea che le tecnologie digitali siano piรน una fonte di rischio che di sviluppo.
E se considerare la sicurezza informatica un โbene pubblicoโ fosse la via maestra per proteggere lo sviluppo sostenibile dellโeconomia digitale? Se cioรจ il compito di garantire un livello sufficiente di difesa fosse in capo al settore pubblico, ancor prima che al settore privato, o ancora se la collaborazione tecnologica e la condivisione delle informazioni avessero la meglio sulle diffidenze tra aziende e Paesi? Il nostro futuro nellโera 4.0 non sarebbe forse meno nebuloso di quello che gli hacker ci stanno prospettando?
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Trovare le risposte a queste interrogativi non รจ un gioco da ragazzi, anche solo perchรฉ per loro natura escludono risposte semplici e immediate. Di certo cโรจ che quando negli anni โ50 del Novecento Paul Samuelson, economista premio Nobel nel 1970, partorรฌ la prima definizione di โpublic goodโ (lett. โbene pubblicoโ), forse solo il piรน visionario dei futurologi avrebbe potuto prevedere che a oltre 60 anni di distanza quel paradigma avrebbe animato il dibattito sul futuro. Eppure, non solo cosรฌ รจ ma non potrebbe essere altrimenti visto il peso che la sicurezza informatica ha assunto nellโera digitale, in cui alle opportunitร di sviluppo sociale ed economico offerte dal cloud, dallโintelligenza artificiale, dallโInternet of Things e da altre innovazioni, fanno da contraltare le opportunitร criminali che stanno facendo le fortune degli hacker. Una lotta continua tra bene e male a suon di tecnologia che, secondo alcuni esperti, potrebbe trovare nel concetto di bene pubblico una svolta a vantaggio dei buoni.
Il bene pubblico dellโera 4.0
Ne รจ assolutamente convinto il tandem italiano tutto al femminile formato da Mariarosaria Taddeo, research fellow e deputy director del Digital Ethics Lab dellโUniversitร di Oxford, e Francesca Bosco, project lead cyber-resilience del Centre for Cybersecurity del World Economic Forum (Wef), che ad agosto hanno pubblicato sulle pagine online del Forum economico mondiale un approfondimento dal titolo emblematico: โDobbiamo trattare la sicurezza informatica come un bene pubblico. Ecco perchรฉโ.
Continua la lettura su https://www.repubblica.it ( articolo di Andrea Frollร )