Gli attacchi informatici ci spaventano, ma facciamo poco per prevenirli. ร quanto emerge da una ricerca condotta a dicembre 2018 dal Gruppoย Europย Assistanceย e sviluppata con LEXIS Ricerche in otto paesi Europei, Italia compresa. E proprio dai dati relativi al nostro Paese, รจ emerso che meno di un italiano su due (il 48%) protegge il proprio smartphone da possibili virus o malware. Proprio lo smartphone, custode dei nostri dati piรน sensibili, รจ abbastanza in preda al caso, dunque.
Eppure, la stessa ricerca che gli italiani sono tra i piรน consapevoli e preoccupati sui rischi dei crimini informatici: furto di identitร , protezione di bambini e anziani, cyber bullismo sono riconosciuti come un reale problema. Il 39% si dichiara vulnerabile al pericolo di attacco informatico (percentuale che sale al 42% quando si tratta di famiglie con minori) che arriva principalmente da e-mail, furto della carta di credito e virus/malware contratti durante la navigazione online. E dire che i sistemi di protezione ci piacciono: lโ88% di Pc e Mac presenti in Italia ne sono provvisti. Sul fronte smartphone, invece, emerge una lacuna vistosa. E rischiosa.
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ยซLa nostra vita digitale sta cambiando identitร โ ha detto Gianluca Zanini, Chief Sales & Marketing Officer diย EuropAssistanceย Italia โ quello che prima facevamo solo su pc, ora riusciamo a farlo anche dal cellulare. Sono in forte aumento le app che ci consentono di gestire con un touch operazioni bancarie, lโattivazione di polizze con una semplice firma digitale, dal telefono gestiamo i pagamenti delle utenze di casa e possiamo programmare lโavvio della lavatrice. Tutto questo patrimonio di informazioni personali va protetto al pari di qualunque altro patrimonioยป.
Un dato parzialmente positivo per lโItalia รจ quello relativo ย alla minore sensazione di rischio, rispetto al 2017, legato allโutilizzo di internet e alla propria attivitร in rete.ย Se nel 2017 il 48% si esprimeva con punteggi dallโabbastanza al โmolto preoccupatoโ, il 2018 appare piรน fiducioso. La percentuale scende al 41%.
Tra le principali ansie (con valori piรน alti della media europea) rispetto allโattivitร in rete ci sono ancora una volta quelle legate ai giovanissimi. Il 55% teme lโadescamento di un minore online da parte di malintenzionati, il 54% un attacco di cyberbullismo nei confronti dei propri figli e il 53% che qualcuno possa persuadere i propri figli a rilasciare online informazioni sensibili come il proprio indirizzo o numero di telefono.
https://biagiosimonetta.nova100.ilsole24ore.com/2019/02/27/il-cybercrime-entra-nei-cellulari-in-italia-a-rischio-un-dispositivo-su-due/