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Fake news: aspetti legali connessi alla disinformazione

Fake news: aspetti legali connessi alla disinformazione
Scritto da gestore

Attualmente leย fake newsย sono diventate un pericolo che preoccupa il giornalismo.

Infatti, proprio la moltiplicazione delle informazioni e dei media, attraverso cui giungono a noi, rende piรน difficile il lavoro di selezione e verifica, che da sempre qualifica il lavoro dei giornalisti.

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Ed รจ proprio in questโ€™abbondanza che si annida il pericolo delleย fake news, notizie false che perรฒ hanno una patina di verosimiglianza.

Ma leย fake newsย molto spesso circolano semplicemente per destabilizzare un ambiente, evidenziare come sia facile aggirare i controlli della stampa, prendersi gioco di determinati gruppi sociali.

Lโ€™aumento nella diffusione di bufaleย on lineย ha comportato la nascita di figure professionali come ilย debunker, in italiano sbufalatore, demistificatore o disingannatore, รจ una persona che mette in dubbio o smaschera ciarlatanerie, bufale, affermazioni o notizie false, esagerate, antiscientifiche, dubbie o pretenziose.

Che cosa sono esattamente le fake news?

Sono notizie false, basate su fatti e dati inesistenti e messe in circolazione da fonti non attendibili, che dalla loro diffusione ricavano un qualche tipo di vantaggio o profitto.

In particolare, una notizia falsa online รจ come un virus: si diffonde a un ritmo esponenziale e piรน persone contagia, maggiori sono i danni e piรน diventa difficile debellarla.

Chi crea e fa circolare le fake news? E perchรฉ?

Vi sono vari tipi di creatori e โ€œuntoriโ€ di bufale. Innanzitutto, vi sono molti siti web che vivono diย click baiting: pubblicano notizie false con foto e titoli sensazionalistici per attirare clic sulle proprie pagine e guadagnare con le impressioni degli annunciย online.

Oltre alle false informazioni, questi siti sono pericolosi perchรฉ spesso contengonoย malwareย o altre minacce informatiche.ย Malwareย o โ€œsoftwareย malevoloโ€ รจ un termine generico che descrive un programma/codice dannoso che mette a rischio un sistema.

Ostili, invasivi e volutamente maligni, iย malwareย cercano di invadere, danneggiare o disattivare computer, sistemi, reti,ย tabletย e dispositivi mobili, spesso assumendo il controllo parziale delle operazioni del dispositivo. Proprio come lโ€™influenza, interferiscono con il loro normale funzionamento.

Lo scopo deiย malwareย รจ lucrare illecitamente a spese degli utenti. Sebbene i malware non possano danneggiare gli hardware fisici di un sistema o le attrezzature di rete, possono rubare, criptare o eliminare i dati, alterare o compromettere le funzioni fondamentali di un computer e spiare le attivitร  degli utenti senza che questi se ne accorgano o forniscano alcuna autorizzazione.

La seconda categoria di autori di bufale online รจ costituita da attori sociali che utilizzano leย fake newsย per manipolare lโ€™opinione pubblica, ad esempio per screditare un certo personaggio politico, creare consenso intorno a temi sensibili come lโ€™immigrazione o il terrorismo o addirittura influenzare i cittadini prima delle elezioni.

Il pericolo legato alla diffusione di notizie false emerge plasticamente dallโ€™art. 265 c.p., che disciplina il โ€œDisfattismo politicoโ€, collocato tra i โ€œDelitti contro la personalitร  dello Statoโ€, il quale prevede la pena della reclusione non inferiore a 5 anniย per chi diffonde o comunica notizie false, esagerate o tendenziose che possano destare pubblico allarme o deprimere lo spirito pubblico in tempi di guerra.

Fake news: aspetti legali connessi alla disinformazione

Fake news: aspetti legali connessi alla disinformazione

La portata dellaย fake newsย ben puรฒ impattare sullโ€™economia. A conferma di ciรฒ, spicca tra i โ€œDelitti contro lโ€™economia pubblicaโ€ (Libro II โ€“ Titolo VIII โ€“ Capo I), lโ€™art. 501 c.p., che prevede il reato di โ€œRialzo o ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercioโ€, comunemente noto come โ€œAggiotaggioโ€.

In tale fattispecie, la condotta di divulgazione di notizie false esagerate o tendenziose รจ punita con la pena della reclusione fino a tre anni e con la multa da โ‚ฌ 516 a 25.822, laddove sia realizzata con dolo specifico ยซal fine di turbare il mercato internoย โ€ฆยป. La causazione dellโ€™alterazione del prezzo di merci o valori costituisce una circostanza aggravante.

Una fattispecie sostanzialmente sovrapponibile รจ prevista allโ€™art. 185 d. lgs. 58/98 185 (โ€œAggiotaggio su strumenti finanziariโ€).

Di immediata percezione รจ la lesione dellโ€™altrui reputazione, tutelata con la fattispecie incriminatrice di cui allโ€™art. 595 c.p. (Diffamazione), che nel caso di specie si manifesterร  nella sua forma aggravata, prevista al terzo comma, poichรฉ lโ€™offesa veicolata online รจ pacificamente veicolata con un โ€œmezzo di pubblicitร โ€, tale da giustificare la pena della reclusione da sei mesi a tre anni o la multa non inferiore ad โ‚ฌ 516.

Tre fattispecie di reato sono previste in apertura del Libro Terzo del codice penale, tra le contravvenzioni concernenti lโ€™ordine pubblico e la tranquillitร  pubblica.

Si tratta, in particolare, delle ipotesi previste: allโ€™656 c.p. (Pubblicazione di notizie false, esagerate o tendenziose atte a turbare lโ€™ordine pubblico), che sanziona con la pena dellโ€™arresto fino a tre mesi o dellโ€™ammenda fino ad โ‚ฌ 309, chi pubblica o diffonde una notizia โ€œfalsa, esagerata o tendenziosaโ€ sia idonea a turbare lโ€™ordine pubblico; allโ€™art. 658 c.p. (Procurato allarme presso lโ€™Autoritร ), che punisce, con lโ€™arresto fino a sei mesi o con lโ€™ammenda da โ‚ฌ 10 a โ‚ฌ 516, tutti coloro i quali ยซannunziando disastri, infortuni o pericoli inesistentiยป susciti allarme presso Autoritร  o esercenti di pubblico servizio; ed allโ€™art. 661 c.p. (Abuso della credulitร  popolare), che prevede la sanzione amministrativa pecuniaria da โ‚ฌ 5.000 a โ‚ฌ 15.000, per chiunque โ€œpubblicamente cerca con qualsiasi imposturaโ€ di abusare della credulitร  popolare, ove dal predetto fatto puรฒ derivare un turbamento dellโ€™ordine pubblico.

E infine, come terza categoria di autori diย fake news, ci siamo noi, gli utenti di Internet a cui piace condividere notizie e contenuti sui social media, convertendoci senza saperlo in unโ€™enorme cassa di risonanza per leย fake news.ย Suiย socialย le notizie false, come quelle vere, si diffondono a macchia dโ€™olio per vari motivi. Da un lato, sono i mezzi stessi a permetterci di condividere le notizie con un semplice clic.

Dallโ€™altro, vi sono alcuni meccanismi psicologici per cui lo facciamo senza verificarle, tra cui il piรน importante รจ probabilmente il pregiudizio di conferma: abbiamo la tendenza ad accettare e condividere le informazioni che supportano le nostre credenze e respingere quelle contrarie.

รˆ un principio tristemente semplice che ha le sue ragioni di esistere, perchรฉ lโ€™attivitร  intellettiva รจ faticosa e lโ€™essere umano รจ biologicamente programmato per risparmiare energie ed evitare emozioni negative come quelle derivanti dal conflitto tra la propria visione del mondo ed eventuali dati contrastanti. Il rischio maggiore che corriamo รจ radicalizzare sempre di piรน le nostre opinioni, lasciandoci manipolare invece di agire in modo razionale e libero.

Che cosa possiamo fare per difenderci dalle fake news?

In rete si trovano vari elenchi di buone pratiche da seguire per riconoscere le bufale online, ad esempio il decalogo di Facebook o i cinque consigli del Parlamento Europeo (in inglese). Dai consigli pubblicati da giornalisti ed esperti emerge che non esiste ancora una soluzione completa ed efficace al 100% contro la disinformazione, per cui dobbiamo assumerci la responsabilitร  di controllare le notizie personalmente.

Come cittadini ed elettori, ma anche come madri e padri preoccupati per i nostri figli, non possiamo piรน permetterci il lusso di ricevere passivamente tutte le notizie che ci arrivano. Dobbiamo armarci di pazienza e buon senso e imparare a verificarle.

La prossima volta che trovi una notizia sconcertante o sospetta, prova a fare ciรฒ che farebbe un professionista dellโ€™informazione:

  • Controlla la fonte e lโ€™autore. Li conosci? Sono affidabili? Fai qualche ricerca su Internet al riguardo. Se hanno una cattiva reputazione, ti sarร  facile scoprirlo online.
  • Diffida di titoli sensazionalistici e dati troppo eclatanti. Se le informazioni ti sembrano esagerate, puรฒ darsi che siano false.
  • Verifica date e foto. Basta fare qualche ricerca online per vedere se una notizia o una foto sono giร  state pubblicate qualche anno prima e โ€œritagliateโ€ dal proprio contesto originale per confezionare una fake news. Per farti unโ€™idea leggi il caso della famosa foto dei migranti pronti a partire dalla Libia, che in realtร  fu scattata nel 1989 in occasione del concerto dei Pink Floyd a Venezia.
  • Consulta i siti di debunking. Repubblica ha pubblicato una galleria con i 10 migliori siti dedicati al debunking, ovvero a smontare falsi miti e bufale online. Se una notizia non ti convince, affidati ai professionisti e cercala su uno di questi siti.
  • Installa un software antivirus. Molti dei siti che guadagnano con le fake news e il click baiting contengono malware ed espongono ad altre minacce digitali ancora piรน serie. Un buon pacchetto antivirus ti protegge dagli attacchi informatici che potresti subire su questi siti.

Quando leggiamo una notizia non abbiamo sempre il tempo di svolgere tutte le operazioni elencate sopra, ma farlo almeno una volta puรฒ risvegliare il nostro senso critico e renderci meno influenzabili.

Come sempre, il rimedio migliore contro i pericoli digitali รจ usare la testa e il buon senso.

Controlla le notizie e condivi sui social media solo quelle che ritieni attendibili. In questo modo contribuirai anche tu a fare di Internet un luogo piรน pulito e sicuro per tutti.

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