Se ricevi un’email con oggetto preoccupante, intitolata ULTIMA CONVOCAZIONE, e un’immagine allegata simile a quella qui riportata, in cui si dichiara che sei sotto indagine da parte delle forze di polizia per gravi reati, non farti prendere dal panico. Si tratta di una frode.
Questi messaggi truffaldini sono progettati per spaventarti e indurti a fornire dati personali o pagamenti non dovuti. La comunicazione include:
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- Un falso logo della Polizia di Stato e altri simboli ufficiali per sembrare autentica.
- Accuse gravi come “pedofilia”, “cyberpornografia” o “offesa alla decenza”.
- Minacce di multe salatissime o persino arresti se non rispondi entro un certo limite di tempo.
- Richieste di giustificazioni via email o link che potrebbero portare a phishing o malware.
COSA FARE SE RICEVI QUESTO MESSAGGIO:
- Non aprire l’allegato e non cliccare su alcun link presente nel messaggio.
- Non rispondere in nessun modo al mittente.
- Cestina immediatamente l’email.
- Se hai dubbi o hai fornito dati personali, contatta la Polizia Postale per verificare e segnalare il tentativo di truffa.
Ricorda: le autorità competenti non inviano mai accuse via email o richieste di giustificazione tramite link o allegati. Questi sono tentativi di truffa orchestrati da malintenzionati.
Fai attenzione e diffondi questo avviso ai tuoi contatti per evitare che altri cadano in questa trappola.