Il suo nome è Jonathan Galindo e non è una persona in carne e ossa ma un inquietante personaggio con una maschera da Pippo deformato sorridente che sta letteralmente invadendo le chat di WhatsApp ma soprattutto sta creando vero e proprio terrore tra gli adolescenti perché li sta spingendo a realizzare giochi pericolosi che potrebbero finire molto male. Le segnalazioni da parte dei genitori stanno aumentando a dismisura e le forze dell’ordine chiaramente sono state allertate per quello che si preannuncia il nuovo ”Momo” del momento.
La ricordiamo molto bene la catena di Sant’Antonio che nel luglio del 2018creò letteralmente il panico su WhatsApp. In quel caso Momo invitava a rimandare un determinato messaggio contenente la foto raffigurante una donna deforme e mostruosa a tutti i contatti della rubrica, per evitare di essere contattati dalla stessa. Uno scherzo sì, ma che di fatto aveva creato una catena sul social partita dal numero (+31 345102539;+521 6681734379) della ragazza della foto, chiaramente fasullo, ma soprattutto con la possibilità che richiamandolo venga prosciugato il credito del proprio conto. Ora una vicenda simile sta nuovamente ”rinascendo” su WhatsApp e questa volta a pagare non sono gli utenti con i soldi del credito ma con la vita degli adolescenti.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:
Usufruisci di uno sconto per fare un CONTROLLO DELLA REPUTAZIONE PERSONALE o AZIENDALE [ click qui ]
WhatsApp: chi è Jonathan Galindo, il Pippo deforme delle foto?
Non è del tutto chiaro il mistero che sta dietro questo Jonathan Galindo. Una figura non in carne e ossa ma con una maschera da Pippo deformato che somiglia comunque ad un essere umano. Secondo i ben informati sarebbero presenti in rete, sui social, alcuni profili tutti con la medesima immagine e pronti a chiedere su Instagram e TikTok ad adolescenti di 12 anni di partecipare ad un gioco. Questo però porterebbe passo passo a realizzare delle vere e proprie ”sfide” con addirittura delle autolesioni molto pericolose. Il problema per le autorità è che questi profili nascerebbero e morirebbero velocemente senza dare la possibilità alle autorità di avere il tempo di indagare o cercare di arrivare alle identità vere del profilo.
Un procedimento che avviene da tempo in tutto il mondo ma che anche in Italia nelle ultime settimane sta imperversando. Sostanzialmente la richiesta arriverebbe da un certo Jonathan Galindo, nome di fantasia come anche l’immagine profilo, il quale invia tramite un messaggio un link al quale far accedere gli adolescenti adescati. Il link riporterebbe i malcapitati ad una serie di giochi autolesionistici. Quali? In molti dichiarano di aver ricevuto richieste come quelle di incidere la pelle con una lama o anche scrivere, sempre con le lame, i numeri 666 o anche altro.
Jonathan Galindo sembra però esistere davvero almeno come nome di fantasia da anni. Il personaggio viene interpellato in Messico già nel 2017 quando comparì per la prima volta con questa vicenda. L’anno successivo sembra che i messaggi arrivarono addirittura in India ma anche in Spagna e in Brasile. Un giro mondiale che ora è arrivato anche in Italia con i medesimi toni degli anni passati e con le stesse richieste agli adolescenti. Ma l’immagine da dove arriva? Secondo alcuni quel Pippo deformato arriva da un produttore straniero di effetti speciali del cinema che addirittura 8 anni fa realizzò alcune foto con quella maschera per scherzo. Il responsabile però, tale Samuel Canini, che non è italiano, avrebbe ammesso di aver creato quelle foto con il Pippo deforme ma che non c’entra assolutamente con questa storia del Jonathan Galindo.
Insomma una storia che forse è nata per scherzo ma che ora sta divenendo sempre più inquietante soprattutto perché sono tanti gli adolescenti che stanno venendo interpellati dall’invio dei messaggi e tanti sono gli stessi adolescenti che decidono di accettare le sfide proposte da Galindo.
Cosa fare contro Jonathan Galindo?
Su questa vicenda si stanno già muovendo le autorità allertate dai genitori degli adolescenti a cui è arrivato il messaggio di Galindo. La catena su WahtsApp non veicola malware o virus ma di fatto è una trovata horror in stile WhatsApp. Il consiglio è comunque quello di bloccare l’utente e non provare per nessun motivo a contattarlo visto che è possibile che la questione venga sfruttata, anche da terzi per compiere dei reati informatici.
Nello specifico basterà alla ricezione del messaggio da Jonathan Galindo:
Aprire la conversazione con Galindo
Tappare sui tre puntini in alto
Tappare su Altro
Tappare su Blocca
Tappare su Segnala e Blocca
Galindo chiaramente non è l’unica catena a fare scherzi. Questa tendenza ha già visto altri profili aggirarsi per i meandri di WhatsApp dando vita a catene e tormentoni, spesso veicolo di truffe informatiche, tentativi di infezione attraverso virus, così come furto di dati sensibili. Qui però c’è di mezzo la salute degli adolescenti che si mettono in gioco con assurde prove di autolesionismo che potrebbero divenire molto pericolose. Il miglior consiglio è senza dubbio la massima attenzione a messaggi strani e particolari e se dovesse capitare di essere contattati, evitate assolutamente di stare al gioco e di condividere catene oltre a chiamare e segnalare subito il tutto alle autorità competenti che possono così procedere nelle indagini.
Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box: