Recentemente, gli utenti di Posta Elettronica Certificata hanno iniziato a subire deiย tentativi di truffeย o attacchi informatici Probabilmente, ad attirare lโattenzione dei cyber criminali รจ lโenorme diffusione dellaย PECย in Italia, che conta oltre 10 milioni e mezzo di caselle attive, con quasi 430 milioni di messaggi scambiati registrati nel bimestre marzo-aprile 2019 (fonte AgID).
Come si legge in una nota diย Assocertificatori, alla base di ogni campagna cโรจ lโutilizzo di unaย Botnet, ossia una rete di PC e dispositivi vari compromessi daย virus, che diventano โ spesso allโinsaputa dei loro utilizzatori โ veicolo di attacchiย malwareย oย phishing, ossia lโinvio di email ingannevoli che, nella maggior parte dei casi, hanno lโobiettivo di carpire i dati di carte di credito o le credenziali di accesso a siti di ecommerce/home banking.
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Questo genere di fenomeni interessa indistintamente privati, aziende e professionisti. Per questo motivo, i Gestori PEC sono impegnati attivamente nellโanalizzare gli attacchi in corso e nellโattuare ogni operazione tecnica necessaria a contrastare tali crimini. Allโinterno di tale scenario diventa fondamentale lโinformazione, lโeducazione e il supporto agli utilizzatori delle caselle di Posta Elettronica Certificata.
- Modificare le password almeno ogni trimestre;
- Dotarsi di un software antivirus accertandosi che questo sia sempre attivo e sia attiva la funzionalitร di aggiornamento automatico;
- Eseguire periodicamente una scansione antivirus della propria postazione/dispositivo e degli allegati che si intende aprire;
- Accertarsi che la funzionalitร โAggiornamenti Automaticiโ del proprio sistema operativo sia attiva, in modo da garantire lโautomatica applicazione delle correzioni di sicurezza disponibili;
- Non cliccare su link se non si รจ sicuri della loro provenienza;
- Non scaricare gli allegati provenienti da mittenti sconosciuti;
- Non eseguire le macro dei documenti Microsoft Office;
- Diffidare da comunicazioni che richiedono lโesecuzione di azioni urgenti, credenziali di accesso o altre informazioni sensibili (ad esempio istituti di credito e provider non chiedono di inserire dati sensibili allโinterno di form online);
- In caso di dubbi verificare su internet o sul sitoย https://www.cert-pa.itย gli attacchi e i rischi in corso sul servizio PEC.
Nel caso in cui si sia cliccato su unย link di dubbia provenienza, si siano fornite informazioni personali o si ritenga di essere stati infettati da un malware, รจ consigliabile intervenire tempestivamente sui dispositivi utilizzati per lโaccesso alla casella PEC effettuando tutte le verifiche ed operazioni tecniche necessarie e notificare tempestivamente al proprio Gestore lโaccaduto. Iย singoli gestoriย valuteranno le azioni da intraprendere presso le opportune sedi competenti a tutela dei propri clienti
https://www.pmi.it/tecnologia/software-e-web/318194/attacchi-via-pec-linee-guida-per-difendersi.html