Scatta il reato di trattamento illecito di dati personali per chi -anche solo in un breve lasso di tempo – posta su siti porno fotomontaggi realizzati a partire da foto di sue conoscenti, prelevate da Facebook. E non costituisce valida difesa sostenere che si tratti solo di “una bravata”. La Cassazione con la sentenza n. 43534 di oggi ha cosi’ confermato la condanna a sei mesi per il reato lesivo della privacy di ben 17 ragazze, nonostante avessero tutte rimesso la querela per diffamazione a seguito di uno spontaneo risarcimento di 1.300 euro ciascuna da parte del ricorrente. La difesa sosteneva si fosse trattato solo di una provocazione senza alcun intento di nuocere, vista la brevita’ della diffusione, la pregressa conoscenza con le vittime, il non aver diffuso altri dati in grado di farne rilevare l’effettiva identita’ e l’aver realizzato una tale condotta solo per la prima volta. Ma per i giudici e’ stato rilevante – ai fini della prova del dolo specifico nella commissione del reato – anche il fatto che il ricorrente abbia incitato gli utenti a commentare le foto.
http://www.cassaforense.it/radiocor-news/cassazione-reato-postare-su-siti-porno-fotomontaggi-con-foto-prese-da-facebook/