Hacker contro un’università. È quanto accaduto in quest’estate 2019 all’ateneo di Caserta, il “Luigi Vanvitelli”. Così migliaia di studenti, nel giro di poche ore, si sono ritrovati senza la possibilità di accedere ai servizi online: voti, prenotazioni d’incontri, il proprio libretto. Insomma, tutto.
L’ateneo nel tentativo di arginare l’attacco informatico, “rilevato e gestito” spiegano al “Vanvitelli”, è stato costretto a reimpostare tutte le password di sicurezza dei propri studenti. Un attacco scagliato con particolare dovizia di particolari, visto che ha colpito poche ore prima di una programmata interruzione dei servizi online per la manutenzione e il periodico aggiornamento. Invece è stato il caos, limitato in parte dal tempestivo intervento del personale tecnico dell’Università, costretto però a sudare le proverbiali sette camicie per rimediare ai danni provocati dai pirati informatici.
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Si tratta di uno dei primi casi di attacchi del genere contro un’Università in Italia: un paese, il nostro, spesso e volentieri preso di mira. Di solito le vittime sono i siti internet d’istituzioni, corporations e istituti finanziari. La realtà mutevole degli hacker, però, non smette di sorprendere e a volte anche di preoccupare.
VIP MA NON SOLO – Se si pensa però che cose del genere possano accadere solo ad aziende o banche, si rischia grosso. Sottovalutare i rischi di un attacco hacker può portare a trovarsi sotto ricatto per avere indietro la propria identità virtuale, come è recentemente successo alla showgirl Claudia Galanti. Per questo bisogna sempre accertarsi di navigare su siti sicuri, soprattutto quando si condividono dati sensibili, che implementano dei sistemi di crittografia per garantire standard di sicurezza elevati.
Se aumentano i “ladri” di soldi, informazioni e password, bisogna anche dire però che le “guardie” non stanno a guardare, ottenendo ottimi risultati nei confronti con i colleghi di altri Paesi.
OCCASIONI DI LAVORO – L’Italia sta infatti conoscendo un boom lavorativo nel settore della cyber security. Le aziende che si sono specializzate nel gestire e neutralizzare i rischi connessi a privacy e sicurezza informatica sono cresciute, in poco più di un anno, di quasi il 400%. A dirlo, per la prima volta in modo ufficiale, è l’elaborazione stilata dagli analisti d’InfoCamere e Unioncamere.
Tra fine 2017 e il marzo del 2019 le imprese italiane di cybersecurity sono passate da meno di 700 a oltre 2.800. Un aumento che riguarda tanto aziende nuove di zecca quanto quelle già attive nel settore sicurezza, che si sono però specializzate nella caccia agli hacker.
La mole d’interesse per il settore ha portato anche risultati sul fronte del lavoro. Già oggi il web è foriero di occasioni occupazionali, anche al sud Italia, come accade con il nuovo centro Amazon di Arzano (vicino a Napoli). Situazione analoga si sta già verificando con il settore della cybersecurity.
ESPERTI RICHIESTI – Sempre secondo il report, infatti, il numero degli addetti alla sicurezza informatica è passato, tra la fine del 2017 al marzo del 2019, da quota 5.600 a ben 23.300 lavoratori: in media, otto persone assunte per ogni azienda. In grande crescita c’è pure il valore assoluto della produzione, arrivata a sfiorare i 2 miliardi di euro complessivi, con una crescita del 10,6% rispetto ai dati della precedente rilevazione del 2015.
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LOMBARDIA AL TOP, BENE LA CAMPANIA – La distribuzione di aziende e giro d’affari non è, purtroppo, omogenea. La sola Lombardia assorbe infatti quasi la metà del totale degli affari, arrivando al 42,5%, seguita da Lazio ed Emilia-Romagna.
Tra Lombardia, Lazio e Trentino si concentrano inoltre ben 13.909 addetti, pari di fatto al 60% di tutto il settore italiano. Subito dietro c’è però la Campania, che ha ben 1.153 addetti, pari a circa il 5% del totale. Sempre la Campania, in compagnia di Sicilia e Puglia, è fra le regioni d’Italia dove la crescita di attenzione e sensibilità nei confronti dei temi della cybersecurity e del contrasto al cybercrimine è stata maggiore.
Tanti giovani di belle speranze dietro questi numeri, cervelli dotati che hanno voglia di mettersi in gioco, rinunciando alla fuga e restando in Italia per realizzare il loro sogno e combattendo al fianco dei buoni per proteggere gli utenti italiani.
Nessuno è al sicuro dagli Hacker: Rischi informatici e opportunità di lavoro