Chi non desidera sapere in anteprima che tempo farà il giorno dopo? Così le app per le previsioni meteo impazzano negli store e qualcuna nasconde però anche brutte sorprese. Ce lo dice Upstream Systems, società specializzata in soluzioni di sicurezza per gli operatori mobili, con una piattaforma in grado di rilevare e bloccare le transazioni fraudolente, analizzando ogni giorno 16 milioni di operazioni in 12 Paesi. L’app in questione sarebbe “Weather Forecast – World Accurate Radar” all’interno del quale, a vostra insaputa, un malware ruba i vostri dati sensibili per inserirli in server cinesi. Fino a poco tempo fa riusciva anche a procedere con la registrazione a servizi a pagamento, all’insaputa del proprietario del device su cui era installata l’app.
Si tratta di una applicazione con un largo seguito visti i ben 10 milioni di utenti che l’hanno scaricata direttamente dallo Store di Google (si tratta di una applicazione unicamente per Android) e anche con alle spalle un colosso delle telecomunicazioni. Infatti è realizzata dalla TCL Communication Technology Holding Ltd, più conosciuta per aver aver prodotto telefoni poi marchiati come Alcatel e BlackBerry.
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Era proprio sui device BlackBerry dove l’app era preinstallata che riusciva ad aprire automaticamente i link dei banner per iscriversi ai servizi a pagamento, oltre che aumentare involontariamente dall’utente i click per aumentare il traffico delle pubblicità.
La società stessa ha provveduto a denunciare l’accaduto, veicolata poi dal Wall Street Journal, così da bloccare l’attività fraudolenta. Resta però il problema che l’app continua a immagazzinare i dati sensibili sui serve cinesi: così email, IMEI del proprio cellulare e posizione dell’utente vengono automaticamente registrati a vostra insaputa per poi essere rivenduti agli inserzionisti pubblicitari.
“Secondo i nostri dati, in un mercato come l’Italia il 7% dei cellulari ha installato un qualche tipo di malware, cioè un codice maligno. Nella maggior parte dei casi il malware è incorporato in una App scaricata da uno store perfettamente legale: oltre a fare la propria funzione, però, il software mette in atto azioni di cui l’utente è ignaro”.
Le applicazioni più pericolose sono proprio quelle scaricabili dallo store di Google, poiché Apple ne verifica il funzionamento prima di metterle online sulla vetrina. Su Google Play questa scrematura non avviene e chiunque può inserire la propria applicazione, eliminata solo a seguito di segnalazioni successive.
Questo avviene per diverse tipe di applicazioni ma la diffusione dei malware avviene principalmente attraverso la pubblicità. Negli ultimi anni la profanazione dell’utente è diventato basilare per le aziende proprio per agire al meglio sulla pubblicità da sottoporre.