Loย scandalo Cambridge Analytica che ha coinvolto Facebookย lascia aperti dubbi e domande su quanto sia possibile tutelare la propria riservatezza online. Bastano alcune accortezze per una migliore protezione dei nostri dati sul web
diย Matteo Furcas
Sono tante le persone allarmate sulla propria privacy online e sulla sicurezza dei dati personali forniti a Facebook e ad altri social network o servizi online, dopo lo scoppio delloย scandalo Cambridge Analyticaย che ha travolto il colosso di Menlo Park, con informazioni su oltre 50 milioni di utenti usate impropriamente per “profilazioni” destinate a scopo pubblicitario o elettorale. Se รจ vero che รจ praticamente impossibile non lasciare nessuna traccia della propria navigazione su Internet, รจ altrettanto certo che con qualche piccola accortezza si puรฒ tutelare maggiormente la propria privacy ed evitare che i nostri dati sensibili vengano raccolti e utilizzati in modo indiscriminato. Ecco qualche consiglio per una navigazione piรน consapevole.
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Quali app hanno accesso al nostro profilo Facebook e come cancellarle
Controllare quali app e servizi di terze parti accedono ai nostri dati
Un primo passaggio per iniziare a proteggere la propria privacy รจ limitare la condivisione di dati personali con applicazioni di terze parti collegate a Facebook, ma anche ad altri servizi e social network come Google e Twitter. Bisogna tenere presente che per prevenire la condivisione di nostre informazioni รจ sconsigliabile registrarsi a siti e servizi utilizzando il login di altre piattaforme (i vari โ”Accedi con Facebook” o “Accedi con Google” usati ad esempio per accedere a Netflix o Spotify). Per verificare quali applicazioni o servizi di terze parti accedono ai nostri dati, esistono delle pagine dedicate suย Facebook,ย Twitter, eย Google, ma ancheย Linkedin. Su queste pagine รจ possibile revocare lโautorizzazione allโaccesso ai propri dati da parte di app o servizi, oppure limitarla decidendo quali dati condividere e quali no.
Privacy, app di terze parti e inserzioni: come tutelarsi su Facebook
Facebook raccoglie numerosi dati personali dei propri iscritti, arrivati a superare quota 2 miliardi. Un tema che รจ letteralmente esploso dopo il casoย Cambridge Analytica. Con qualche passaggio รจ possibile tutelare la propria privacy continuando a utilizzare il social network ideato da Mark Zuckerberg, come ricorda ancheย Wired. Per prima cosa, รจ utile dare uno sguardo alle impostazioni sullaย privacy. Cliccando su โImpostazioniโ e poi su โPrivacyโ si accede alle proprie preferenze. Sotto la voce โPrivacyโ, sulla colonna sinistra della schermata, troviamo โDiario e aggiunta tagโ, da cui รจ possibile controllare altre preferenze.
La pagina di Facebook per modificare le impostazioni sulla privacy
Torniamo alleย app di terze partiย che accedono alle informazioni: alla lista si puรฒ accedere anche dalla pagina delle impostazioni cliccando a sinistra su โAppโ. Per ogni app รจ possibile decidere quali dati vengono condivisi o revocare totalmente il permesso ad accedervi. Cliccando sulla matita รจ possibile deselezionare i dati che non vogliamo condividere, cliccando sulla spunta a fianco di essi. Cliccando invece sulla โxโ, lโapp verrร rimossa dal proprio account e non potrร piรน accedere ai vostri dati. Ma cโรจ anche una soluzione estrema, ovvero bloccare totalmente la condivisione dei propri dati con app e servizi di terze parti. Sempre nella schermata โAppโ delle impostazioni di Facebook, sotto la voce โApplicazioni, siti Web e pluginโ, รจ sufficiente cliccare su โModificaโ e poi su “disabilita piattaforma”. Da questo momento non sarร piรน possibile accedere ad app e servizi con il login di Facebook, ma allo stesso tempo i dati non saranno piรน condivisi.
Avete mai notato, navigando su Facebook, delleย inserzioni pubblicitarieย sospettosamente collegate a vostre recenti ricerche o ai vostri gusti? Facebook, come anche Google e altri social, โtracciaโ ciรฒ che fate online e immagazzina questi dati. ร per questo che รจ in grado di farvi vedere inserzioni pubblicitarie mirate. Possiamo perรฒ limitarne la comparsa. Basta cliccare su โInserzioniโ nella schermata delle impostazioni di Facebook e modificare in โNoโ le impostazioni chiamate โInserzioni basate sul tuo utilizzo di siti Web e appโ e โInserzioni su applicazioni e siti Web fuori dalle aziende di Facebookโ.
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Controllare i permessi alle app sul proprio smartphone
ร importante tutelare la propria privacy non solo su computer ma anche sugli smartphone, diventati veri e propri nostri compagni di vita. Lโaccortezza da seguire in questo caso รจ di tenere sotto controllo le autorizzazioni alle app che abbiamo installato sul telefono. Come spiegaย il sito โPopular Scienceโ, รจ molto semplice. Su Android, basta andare in impostazioni e selezionare “App”: da qui รจ possibile controllare le autorizzazioni di ogni singola applicazione ed eventualmente eliminare il loro accesso al telefono. Su iOs, invece, dopo aver effettuato l’accesso alle impostazioni bisogna cliccare su Privacy. Per disabilitarle, in entrambi i casi, basta โdisattivareโ gli interruttori. Poichรฉ alcune app non possono funzionare senza lโaccesso a determinate funzioni del telefono, per tutelarsi maggiormente basta dare l’autorizzazione solo nel momento in cui stiamo realmente usando l’applicazione, e toglierla quando smettiamo di utilizzarla.
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Disattivare la geolocalizzazione
Tra i dati a cui le app sugli smartphone possono accedere c’รจ anche la nostra posizione. ร quindi molto importante sospendere i servizi di geolocalizzazione sui propri dispositivi quando non utilizzati e negare l’accesso alla propria posizione ad applicazioni per cui non รจ necessario. In questo modo eviteremo, ad esempio, che ci vengano forniti consigli e inserzioni ad hoc in base a negozi che abbiamo visitato anche una sola volta.
Attivare la navigazione in incognito
Quando si naviga su Internet รจ impossibile non lasciare alcuna traccia del proprio passaggio. Tutti i browser, ormai, da Safari a Chrome, da Mozilla a Edge, danno perรฒ la possibilitร di attivare la navigazione in incognito. ร importante specificare,ย come viene spiegato nel blog di Kaspersky, sviluppatore di uno degli antivirus piรน utilizzati, che questa modalitร non fa navigare in maniera totalmente anonima, ma impedisce che il browser memorizzi la vostra cronologia di ricerca, i cookie, la cronologia dei download o le credenziali dโaccesso degli account. ร una possibilitร che diventa importante, ad esempio, nel caso di computer o dispositivi condivisi. Per attivarlaย su Google Chrome รจ sufficiente cliccare il pulsante con i tre puntini nella finestra in alto a destra del browser e selezionare “Nuova finestra di navigazione in incognito”. Su Mozilla Firefox basta aprire il menu cliccando sui tre puntini in alto a destra e selezionare “Finestra anonima”. In Microsoft Edge si attiva selezionando dal menu “Nuova finestra InPrivate”. Su Safari, la voceย “Nuova finestra privata” si trova sotto File.
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Qualche consiglio sempre valido
Esistono poi dei consigli generali, sempre validi sulla sicurezza della propria attivitร su Internet,ย come ricorda anche la Polizia postale. A partire da alcune regole di base: tenere aggiornati antivirus e browser e utilizzare password lunghe e complesse, e non utilizzare la stessa ovunque. Quando si inseriscono dati personali in una pagina web, ad esempio compilando dei moduli, รจ indispensabile verificare la presenza allโinizio dellโindirizzo del protocollo sicuro โhttpsโ e del simbolo del lucchetto chiuso accanto, che indica lโutilizzo della crittografia da parte di quel sito. Sempre da tenere dโocchio lo spam e il pericolo truffe: non cliccare su link che arrivano via email o compaiono sui social di annunci di shopping con offerte molto vantaggiose, soprattutto se non si tratta di siti conosciuti. Potrebbero essere truffe o contenere virus o malware. E poi non rispondere alle mail di spam: confermerebbe a chi le manda che il vostro indirizzo รจ reale e attivo e si potrebbe finire nella lista di dozzine di altri spammer.
Occhio a ciรฒ che si pubblica online
Senza dimenticare che un occhio va tenuto sempre su quello che pubblichiamo online. Un caso per tutti รจ quello di Instagram, cheย detiene i diritti di utilizzo delle foto che postiamo. Le nostre immagini possono essere pubblicate a nostra insaputa su altri siti, che sfruttano lโapertura di Instagram a siti esterni per lโuso delle foto. Ricordare sempre, in conclusione, che ogni volta che pubblichiamo qualcosa su Internet rischia di finire o di essere utilizzato altrove, come nel caso di Instagram,ย anche a scopi commerciali. Anche perchรฉ fare rimuovere i nostri dati o contenuti spesso รจ un processo lungo e complesso.
http://tg24.sky.it/tecnologia/2018/03/22/come-proteggere-privacy.html