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UNO SCREENSHOT NON HA VALORE LEGALE IN SE’ : TI OCCORRE UNA COPIA AUTENTICA DEL CONTENUTO DIGITALE

UNO SCREENSHOT NON HA VALORE LEGALE IN SE' : TI OCCORRE UNA COPIA AUTENTICA DEL CONTENUTO DIGITALE
Scritto da gestore

Uno screenshot non ha valore probatorio in sè ma è soggetto ad una libera valutazione da parte dei giudici che lo ricevono come prova.

Quando si tratta di provare il contenuto di una pagina web, una conversazione su WhatsApp, un post sui social media come Facebook o Instagram, la cronologia delle posizioni di un telefono su google maps o la lista IP degli accessi abusivi ad un account, molti sono portati a pensare che uno screenshot possa bastare.

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Tuttavia, dal punto di vista legale, lo screenshot non ha alcun valore probatorio in sè e un avvocato può semplicemente disconoscere il materiale presentato come prova; inoltre, salvare uno screenshot di un profilo social non permette di ottenere un dato essenziale: il PROFILE ID, elemento necessario per l’identificazione del proprietario dell’account.

Questo articolo che vi proponiamo vi indicherà perché è consigliato avvalersi di copie autentiche e conformi del contenuto digitale per evitare contestazioni ed avere prove più efficaci, come quelle offerte da Informatica in Azienda di Emanuel Celano [click qui per accedere al servizio di certificazione], e fa comprendere come questi strumenti possano essere utilizzati per proteggere i vostri diritti in un contesto legale.

Scoprirete altresì come sia facile creare delle prove ingannevoli, mediante i nostri video su Youtube che dimostrano come si possono creare in pochi minuti screenshot falsi di messaggi whatsapp, sms o di pagine web.

Screenshot e il Valore Legale: L’Art. 2712 c.c.

Lo screenshot, per quanto possa sembrare una testimonianza visiva chiara, non è sufficiente per dimostrare la veridicità di un contenuto digitale in un contesto giuridico.

In base all’art. 2712 del Codice Civile italiano, un avvocato può semplicemente disconoscere il materiale presentato come prova.

Questo vuol dire che, senza un’adeguata certificazione, l’uso di screenshot come elemento probatorio può essere invalidato se la controparte nega la veridicità o l’autenticità di quanto rappresentato.

In sostanza, senza strumenti di autenticazione forensi come quelli offerti da Informatica in Azienda di Emanuel Celano, non vi è garanzia che ciò che viene mostrato nello screenshot rappresenti realmente il contenuto originale e immutato.

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Potete documentarvi qui per ulteriori riferimenti legali: https://www.analisideirischinformatici.it/servizi/copia-autentica-pagina-web/.

VIDEO ESEMPI DI COME SIA FACILE FARE UNO SCREENSHOT FALSO

Vi spieghiamo ora perchè uno screenshot non è un documento attendibile.

Ecco un esempio pratico: siamo su una pagina web e con il nostro telefono realizziamo uno screenshot.

Questo screenshot ha metadati utili e verificabili. Esistono più parametri registrati nei metadati che uno screenshot non può mostrare come la data di creazione, accesso e modifica, il tipo di file, la sua estensione, il software Android o iPhone utilizzato e la sua versione, risoluzione, copyright del profilo …

Si ritiene erroneamente che questi dati sono sufficineti per conferire valore legale a quanto acquisito. Errore!

Immaginiamo infatti di utilizzare un editor di foto e modificare il nostro screenshot originale che abbiamo appena scattato, rimuovendo la barra di navigazione e allargando i margini per farlo sembrare una schermata “normale” ed ora rifacciamo di nuovo il nostro screenshot, ma questa volta dell’immagine modificata. In pratica uno screenshot dello screenshot modificato.

Il contenuto che è stato modificato sembrerebbe valido anche se non lo è, sebbene con programmi adeguati fosse possibile far risultare i metadata comunque autentici.

Questa dimostrazione fa comprendere che uno screenshot è una prova davvero inutile!

Per coloro che continuano a credere che non sia possibile fare in pochi minuti uno screenshot falso di un SMS, come di una Pagina Web o di un Messaggio Whatsapp abbiamo caricato su youtube alcuni video educativi :

Perchè le sentenze della Cassazione sostengono che gli screenshot hanno piena utilizzabilità come prova documentale?

È facile trovare sul web informazioni discordanti rispetto a quanto vi abbiamo dimostrato tecnicamente nei nostri video di YouTube, dove si evidenzia quanto sia semplice creare screenshot falsi.

Quindi perché si continua a sostenere che gli screenshot abbiano piena utilizzabilità come prova documentale?

Ecco le nostre spiegazioni:

  • Prima spiegazione: Utilizzabilità non significa garanzia di accettazione. Le sentenze parlano spesso di “utilizzabilità” degli screenshot, ma questo non significa che il contenuto corrisponda al vero. Rimarrà a discrezione dei giudici ammetterli o no. Una certificazione forense, al contrario è un documento molto più incisivo, perché, se eseguita correttamente da professionisti del settore come quelli di Informatica in Azienda, non è contestabile.
  • Seconda spiegazione: Gli screenshot non sono mai l’unica prova nelle sentenze. Analizzando le sentenze, non abbiamo trovato alcun caso in cui uno screenshot fosse l’unica prova disponibile per dichiarare la colpevolezza o l’innocenza di un imputato. In tutte le decisioni, altri elementi di prova concorrono al verdetto. Prima di affermare, come fanno ancora in molti, che basti uno screenshot per una condanna, occorrerà considerare anche questo aspetto.
  • Terza spiegazione: La vulnerabilità degli screenshot richiede maggiore attenzione. Nei nostri video, illustriamo proprio quanto sia rischioso considerare uno screenshot affidabile senza certificazione forense.

Una sentenza fraintesa: l’esempio della Cassazione sezione 5 con la sentenza numero 34212 depositata l’11 settembre 2024

Spesso si cita la sentenza della Cassazione sezione 5, n. 34212 dell’11 settembre 2024, come “prova” della legittimità degli screenshot. Tuttavia, leggendo più attentamente, le prove erano così evidenti che il giudice si sarebbe espresso nello stesso modo anche senza lo screenshot citato.

Questo è quello che trovate sul web : La Cassazione sezione 5 con la sentenza numero 34212 depositata l’11 settembre 2024 è tornata ad occuparsi degli screenshot e della loro piena utilizzabilità quale prova documentale anche se prodotti direttamente dalle parti. La Suprema Corte ha ricordato i due precedenti della sezione 6 numero 34089/2023 e sezione 5 sentenza numero 12062/2021 i quali hanno stabilito che è legittima l’acquisizione come documento di messaggi ‘sms’ mediante la realizzazione di una fotografia dello schermo di un telefono cellulare sul quale gli stessi sono leggibili, spiegando che: «non è imposto alcun adempimento specifico per il compimento di tale attività, che consiste nella realizzazione di una fotografia e che si caratterizza soltanto per il suo oggetto, costituito appunto da uno schermo» sul quale sia visibile un testo o un’immagine «non essendovi alcuna differenza tra una tale fotografia e quella di qualsiasi altro oggetto» (Sez. 3, n. 8332 del 06/11/2019 – dep. 02/03/2020, Rv. 278635).

Da queste premesse occorre aggiungere ulteriori considerazioni: L’imputato ha minacciato e molestato la persona offesa in più occasioni, in luoghi pubblici con testimoni e interventi dei carabinieri. La ricostruzione dei fatti è stata ritenuta solida a prescindere dagli SMS, considerati solo come elementi di supporto per valutare l’intensità dei litigi. Nelle motivazioni si legge: “il giudice del gravame non è tenuto a compiere un’analisi approfondita di tutte le deduzioni delle parti e a prendere in esame dettagliatamente tutte le risultanze processuali, essendo sufficiente che, anche attraverso una loro valutazione globale, spieghi, in modo logico e adeguato, le ragioni del suo convincimento…”

Gli SMS, quindi, sono stati semplicemente una conferma aggiuntiva e non l’unica prova a disposizione del giudice. Si parla di “VALUTAZIONE GLOBALE” nella quale gli SMS sono solo un’ulteriore conferma del convincimento del giudice e non la sola prova a sua disposizione.

Cosa Fare: la Necessità di una Copia Autentica

Per ovviare a questi problemi legali, diventa indispensabile ricorrere a copie autentiche e certificate del contenuto digitale che contengono anche un dato fondamentale : il PROFILE ID di un profilo social o dell’autore di un post.

Senza il PROFILE ID abbiamo constatato tante volte decadere le accuse, perchè il profilo era stato rimosso e le persone avevano fatto solamente un semplice screenshot che ovviamente non documentava questo dato tecnico, richiesto dai social per poter identificare il proprietario di un account tramite una denuncia.

La copia autentica di una pagina web o di una conversazione digitale, o di dati tecnici di un account è un documento che certifica legalmente l’esistenza, l’integrità e l’immutabilità del contenuto. Questo tipo di certificazione può essere eseguita anche da remoto e ha valore legale in tutto il mondo, rendendo tale prova non contestabile in tribunale.

Come Funziona il Servizio di Certificazione

Il servizio di certificazione di copia autentica pagina web o copia conforme consente di creare una copia autenticata di contenuti pubblicati su internet o sui social network, di dati tecnici presenti negli account o di chat come quelle di WhatsApp.

Tale operazione può essere effettuata velocemente e con grande precisione, grazie a sistemi di analisi forense.

La procedura garantisce che la prova digitale rimanga intatta e riconosciuta giuridicamente, tutelando le rivendicazioni degli avvocati e proteggendo i diritti dei loro assistiti in caso di contenzioso.

Il servizio di Certificazione offerto da Informatica in Azienda di Emanuel Celano si distingue dagli altri per una professionalità riconosciuta dai tribunali italiani che hanno ricevuto negli anni centinaia di relazioni e per l’accompagnamento alla copia autentica di un report file molto dettagliato che permette ad un avvocato di avere subito a disposizione tutti gli elementi probatori che vorrà citare.

“Informatica in Azienda” è riconosciuta anche in ambito internazionale grazie al sito https://www.certifywebcontent.com/ in 22 lingue, autenticando contenuti per tutte le nazioni del mondo.

Quando Utilizzare la Certificazione di Contenuti Digitali

Ecco alcuni scenari in cui una copia autentica del contenuto digitale potrebbe risultare essenziale:

  • Diffamazione online: se qualcuno pubblica contenuti offensivi o diffamatori su un social network, una semplice cattura dello schermo potrebbe non bastare a dimostrare il fatto. Una copia autentica e certificata, invece, garantirà l’accettazione del contenuto in tribunale con un valore probatorio.
  • Prove di contratti o accordi via e-mail: quando si discute o si finalizzano contratti via messaggi di posta elettronica avere una copia autentica può proteggere in caso di dispute legali.
  • Accessi Abusivi: se occorre presentare una denuncia efficace con gli indirizzi Ip mostrati da un account email o social.
  • Truffe online o violazioni di termini di servizio: se si è vittime di una truffa online o se si vuole dimostrare la violazione dei termini di servizio su una piattaforma web, una copia conforme del contenuto può facilitare la richiesta legale.
  • Messaggi Whatsapp : se si desidera dimostrare l’autenticità dei contenuti di una conversazione.
  • Cronologia Posizioni Google : se occorre dimostrare la presenza di una persona in un determinato luogo ed ora con data certa.

Dove Approfondire e Richiedere il Servizio

Per maggiori informazioni su come ottenere una copia autentica di una pagina web o una copia autentica di una chat WhatsApp da remoto, è possibile visitare i seguenti link:

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