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Strasburgo approva la sorveglianza di massa di tutte le email

Strasburgo approva la sorveglianza di massa di tutte le email
Scritto da gestore

Con la scusa della pedofilia, lโ€™Ue straccia le sue norme a tutela della privacy e consente per tre anni il controllo di massa di tutti i messaggi, i commenti e le email. Unโ€™intelligenza artificiale controllerร  tutto e in casi sospetti girerร  la segnalazione agli organi di vigilanza. Critiche tutte le ong e gli specialisti di lotta alla pedofilia.

Una deroga ai principi generali. Di fatto uno โ€œstrappoโ€ che nega quei principi generali. Regalando unโ€™altra legge a chi sogna un controllo di massa piรน invasivo, ancora piรน invasivo.

Intermezzo promozionale ... continua la lettura dopo il box:

Accade in Europa, che pure fino a ieri era considerata la parte piรน avanzata del mondo in materia di tutela della privacy. Invece martedรฌ 6 luglio โ€“ con una votazione passata un poโ€™ sotto silenzio โ€“ il parlamento di Bruxelles ha varato, a stragrande maggioranza, una controversa normativa che permetterร  ai provider di setacciare ogni mail, ogni commento, ogni messaggio scritto. In deroga, appunto, allโ€™avanzatissimo (non piรน?) Gdpr, il regolamento europeo per la protezione dei dati.

Il pretesto? Sempre lo stesso, sempre quello che anche al di lร  dellโ€™Oceano giustifica le norme che violano la privacy: la lotta alla pedofilia.

La โ€œderogaโ€ โ€“ cioรจ la validitร  di questa legge โ€“ durerร  tre anni. Nel senso che i 537 eurodeputati che hanno votato sรฌ (appena 133, invece, quelli contro: la sinistra, i verdi e pochissimi obiettori fra le fila dei socialdemocratici) sanno benissimo che la norma โ€“ proprio perchรฉ in contrasto col Gdpr โ€“ quasi sicuramente non passerร  lโ€™esame di un tribunale, sanno benissimo che i ricorsi avranno molte possibilitร  di essere accolti. Anzi, il deputato tedesco dei pirati (nel gruppo dei verdi) Patrick Breyer, ha giร  lanciato unaย campagna in reteย per presentare dieci, cento, mille esposti allโ€™Alta Corte europea.

Quei tre anni di sospensione, la deroga temporanea delle misure a tutela della privacy dovrebbero servire, quindi, nelle intenzioni dei promotori ad evitare la bocciatura. Come se si trattasse di una misura straordinaria, eccezionale e quindi non sanzionabile.

Ma non ci credono tanto neanche loro. Al punto che Sophie in โ€˜t Veld, eurodeputata liberale olandese โ€“ nome che dovrebbe essere conosciuto anche in Italia, visto che dieci anni fa lei, moderata e conservatrice, divenne quasi unโ€™icona solo perchรฉ aveva denunciato il linguaggio antifemminile di Berlusconi -;ย Sophie in โ€˜t Veld, si diceva, votando a favore ha aggiunto: โ€œSignor Presidente, diciamoci la veritร : sia io che lei sappiamo bene che le normative europee ci impedirebbero di approvare questa leggeโ€.

Sophie in โ€˜t Veld e la stragrande maggioranza degli eurodeputati, invece, lโ€™hanno fatta passare. Con una fretta che davvero non ha precedenti nelle vicende legislative del vecchio continente, noto per iter che in genere durano anni e anni.

Stavolta, invece, la Commissione ha presentato la sua proposta a settembre. Davanti al coro di no della societร  civile, non si sono fermati. E sono cominciate le pressioni, le forti pressioni sul Parlamento per approvarla rapidamente. Pressioni โ€“ racconta il solitamente bene informatoย politico.euย โ€“ che sarebbero arrivate addirittura dallโ€™America, probabilmente per dare un poโ€™ di dignitร  politica alle loro norme, molto simili.

Pressioni, anche qui, ammesse tranquillamente dalla relatrice, la socialdemocratica Birgit Sippel: โ€œSรฌ, ne abbiamo ricevute molte. Per fare prestoโ€. Unica concessione fatta dai promotori, lโ€™unica modifica al testo iniziale, รจ che dal filtraggio saranno esentati i messaggi audio. Tutto qui.

Cosรฌ in attesa di un giudice a Strasburgo, la norma entrerร  in vigore. E cosรฌ i provider potranno scansionare, visionare e controllare tutti i messaggi, tutte le immagini sui siti, sui social, addirittura nelle email alla ricerca di testi e foto โ€œsospetteโ€. Il tutto affidato allโ€™intelligenza artificiale: se lโ€™algoritmo โ€œleggerร โ€ un contenuto come pericoloso, trasmetterร  la segnalazione, senza verifica umana, a un centro che poi la girerร  alle polizie competenti. Senza che gli indagati siano avvisati di questa strana e improbabile inchiesta virtuale.

Magari non รจ molto pertinente ma forse vale la pena ricordare che le denunce alla polizia degli utenti verso altri utenti sospettati di pedofilia โ€“ denunce che probabilmente servono ad istruire le intelligenze artificiali โ€“ nel 95 per cento dei casi si sono rivelate inaffidabili.

Non รจ ancora tutto. Perchรฉ ci sarร  anche un follow-up, un seguito alla votazione di martedรฌ scorso.

Di fronte alle proteste di tutte le associazioni per i diritti digitali โ€“ ma proprio tutte-tutte, a cominciare dallโ€™Edri, la istituzionalissimaย European Digital Rightsย โ€“ i promotori hanno sostenuto che fra poco un pool di esperti scriverร  un documento per indicare nel dettaglio gli strumenti tecnici per realizzare questo screening di massa โ€œin equilibrio con la tutela dei dirittiโ€.

Ossimoro a parte, il seguito della legge dovrebbe preoccupare ancora di piรน. Perchรฉ stando al dibattito che lโ€™ha accompagnata, lโ€™Europa vorrebbe obbligare anche i social che offrono servizi di messaggi crittografati โ€“ WhatsApp e Signal per capire โ€“ ad adattarsi ai controlli.

Quindi, di fatto, introducendo una backdoor, una porticina che renderebbe violabili gli scambi โ€œend to endโ€. E non esisterebbe piรน la crittografia.

Qualcuno, nel brevissimo dibattito, ha ricordato, ovviamente, che tutto ciรฒ non ha nulla a che vedere con la lotta alla pedofilia. Visto che chi prova ad abusare dei minorenni non si propone certo su FaceBook o sui social tradizionali.

Magari andrebbe potenziata la capacitร  di infiltrarsi degli agenti nei gruppi di pedofili, magari andrebbe aumentato il numero di persone che si occupano di queste inchieste, visto che โ€“ sempre per fare il caso della Germania -, mancando personale, sono ancora da โ€œvisionareโ€ centinaia di hard disk sequestrati agli arrestati.

Forse andrebbe accresciuto il coordinamento fra gli investigatori. Di piรน, come ha detto uno psicologo a Bruxelles: โ€œTutto ciรฒ sarร  dannoso soprattutto per le vittime degli abusi. Chi รจ colpito da questa violenza ha un bisogno sopra agli altri: comunicare in modo sicuro e confidenziale con terapisti, con avvocati, con personale specializzato. Ha bisogno soprattutto di stanze protette. La possibilitร  che unโ€™intelligenza artificiale e poi altri possano leggere quel che scrivono potrebbe impedire alle vittime la ricerca di aiuto e sostegnoโ€.

Sembrano, sembravano discorsi ragionevoli. Invece รจ passata la ยซderogaยป. Una ยซsorveglianza di massaยป che ha altri obiettivi, per usare ancora le parole di Patrick Breyer.

Strasburgo approva la sorveglianza di massa di tutte le email

* Fonte: Stefano Bocconetti,ย il manifesto