Ci capita spesso di ricevere richieste di aiuto per persone che sono oggetto di disturbo da parte di ex compagni o compagne. Vogliamo quindi condividere con i nostri lettori una mini guida che raccoglie alcuni consigli importanti.
Vi indicheremo le azioni da compiere, se il tuo ex o la tua ex ti perseguita sui social, in base a questi elementi di valutazione :
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- frequenza dei messaggi
- contenuto dei messaggi
- luogo della pubblicazione : privato o pubblico
- la tecnica utilizzata per “l’attacco persecutorio”
La frequenza dei messaggi è il primo parametro che osserviamo. Per essere sicuri che sia qualcuno che conosciamo non è sufficiente un solo messaggio di disturbo. Se la persona ha davvero brutte intenzioni saremo il suo bersaglio per lungo tempo. Se ricevete quindi un solo messaggio non fate valutazioni affrettate, potrebbe essere uno dei tanti profili in cerca di vittime per frodi, raggiri, estorsioni, azioni psicologiche … in tal caso bloccate l’utente e segnalatelo al nostro servizio [ SEGNALAZIONE E PROTEZIONE DAI PROFILI FALSI – fakeisfaking.com CLICK QUI ] . Se invece i messaggi si fanno più intensi e diventano regolari, allora, occorre procedere provvedimenti come indicato nel paragrafo più sotto dal titolo: “azioni legali per fare una diffida online e/o raccogliere le prove per una denuncia alla polizia postale”.
Altro punto fondamentale è il contenuto dei messaggi. Qui occorre prestare attenzione. Se il contenuto è volgare, brutto sentirsi apostrofare come p**** o m***** ma sicuramente meno preoccupante che ricevere minacce di qualsiasi genere. Mentre per le offese personali è sempre consigliato segnalare il profilo e bloccarlo ( ricordatevi che la segnalazione va fatta nella stessa conversazione e non dalla home page del profilo ), se si ricevono minacce occorre prendere provvedimenti come indicato nel paragrafo più sotto dal titolo: “azioni legali per fare una diffida online e/o raccogliere le prove per una denuncia alla polizia postale”.
Anche il luogo della pubblicazione ha molta importanza. Se riceviamo un messaggio privato con offese personali non vi sono i presupposti per la diffamazione aggravata. Al contrario, se il messaggio è un post pubblico o un commento pubblico ad un post già presente online allora il reato è consumato ed è opportuno prendere gli opportuni provvedimenti come indicato nel paragrafo più sotto dal titolo: “azioni legali per fare una diffida online e/o raccogliere le prove per una denuncia alla polizia postale”. Ci permettiamo di aggiungere una nota importante che tante volte ci è capitato di constatare. Le persone oggetto di diffamazione si identificano in un contenuto anche senza la presenza di un dato certo come una loro foto o il loro nome e cognome. Ricordiamo a queste ultime che affinchè vi sia un reato deve essere presente un elemento inequivocabile che permetta l’identificazione del diffamato. La prima domanda da porsi quando si deve valutare un post che ci riguarda è : se fossi un estraneo riuscirei a comprendere che si sta parlando di me ?
Da ultimo valutiamo un aspetto poco conosciuto ma rilevante, ovvero la tecnica di “attacco persecutorio” prescelta. Il primo caso è quello di un profilo fake che manda un solo messaggio privato o posta un solo messaggio o commento pubblico e rimane sul social fino a che il social stesso non lo banna a seguito della nostra segnalazione. Il secondo caso è della persona che crea continuamente nuovi profili per compiere le sue azioni persecutorie. Il terzo caso, più subdolo è quello del profilo fake che invia il messaggio, disattiva subito il profilo e poi lo riattiva per reinviare un messaggio di nuovo dopo alcuni giorni, evitando il ban ( fortunatamente quasi tutti i social stanno prendendo provvedimenti in tal senso così da evitare questo “trucco” ). La strategia utilizzata ci permette di inquadrare la pericolosità, dal livello di attenzione base a quello massimo.
Azioni legali per fare una diffida online e/o raccogliere le prove per una denuncia alla polizia postale
Le azioni legali da compiere sono le seguenti :
- raccogliere le prove con valore legale. Uno screenshot non ha alcun valore probatorio e può essere disconosciuto. Inoltre se il profilo viene eliminato non avremo più elementi come il profile id ( valore univoco associato ad un account che non cambia come una email o un numero di telefono che possono essere modificati dal proprietario del profilo ), necessari per arrivare ad una sentenza. Quello che occorre quindi è una copia autentica di pagina web ( per post sui social ) o copia autentica di messaggi privati su facebook che ci [ potete richiedere qui ]
- Se il profilo fake di invio solitamente non viene cancellato subito allora è possibile inviare una diffida legale tramite il nostro servizio di diffide legali online [ click qui ]
- Con la relazione accompagnatoria della copia autentica fornita da informatica in azienda potete presentare la vostra denuncia alla polizia postale per identificare l’autore dei messaggi
In caso di minacce vere e proprie potete leggere anche un altro nostro articolo : Sono stato minacciato : ecco cosa fare in caso di minacce ricevute sui social, su whatsapp o per email [ click qui ]
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