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Su cosa fanno leva i ransomware? Nuovo stratagemma in circolazione

Su cosa fanno leva i ransomware? Nuovo stratagemma in circolazione
Scritto da gestore

I cybercriminali che creano i ransomware a volte ricorrono a minacce non convenzionali per convincere le vittime a pagare.

Negli ultimi anni, i criminali informatici hanno decisamente cambiato strategia. Fino a qualche tempo fa, erano soliti inviare Trojan in massa e aspettavano tranquillamente che qualcuno pagasse, sapendo bene che la maggior parte degli interessati avrebbe ignorato la richiesta. Ora sembra che stiano adottando un approccio diverso, concentrandosi maggiormente sul โ€œclienteโ€, per cosรฌ dire.

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I cybercriminali sono passati dalle infezioni di massa a quelle mirate, riducendo senza dubbio la copertura e quindi molto piรน determinati a non farsi scappare nessuno. Ogni obiettivo costituisce ora un grande premio, e i criminali informatici si avvalgono di piรน stratagemmi per fare leva e centrare il bersaglio. Prendete, per esempio, una recente e-mail in cui ci siamo imbattuti durante una ricerca sul gruppo di cybercriminali noto come Darkside.

Il nocciolo della questione
Lโ€™e-mail dice essenzialmente che i criminali informatici hanno infettato unโ€™azienda che fornisce servizi fotografici per le scuole e che custodisce i dati degli studenti e dei dipendenti della scuola per questo scopo. Nellโ€™e-mail si sostiene che le autoritร  federali avrebbero proibito allโ€™azienda di pagare il riscatto, il che costringerebbe i criminali informatici a fare leva su altro.

I sotterfugi di Darkside
I criminali informatici si rivolgono direttamente alle scuole i cui dati degli studenti sarebbero stati compromessi, affinchรฉ cerchino di avviare il maggior numero possibile di azioni collettive contro lโ€™azienda interessata. I criminali informatici esortano le scuole a preparare comunicati stampa e a contattare i genitori degli studenti per spiegare la situazione. Altrimenti, sottolineano, non potranno โ€œgarantireโ€ che i dati della scuola, compresi i dati personali dei bambini, non vadano a finire sul dark web. Sottolineano anche che i dati includono fotografie dei dipendenti e dettagli che potrebbero aiutare dei pedofili a creare false tessere scolastiche, esponendo i bambini a un rischio maggiore.

Cosรฌ, i criminali informatici hanno minacciato non solo di rovinare la reputazione della vittima, ma anche di raggirare clienti e partner per causare ulteriori danni attraverso ramificazioni legali potenzialmente devastanti.

Cosa fare

รˆ importante capire che, in realtร , soddisfare le richieste dei criminali informatici non risolverร  il problema. Non avete modo di sapere se hanno effettivamente cancellato i dati rubati, comeย Eugene Kaspersky ha sottolineato di recente in un suo post.

Pertanto, consigliamo a tutte le aziende e agli enti, ma soprattutto a quelle che custodiscono dati di partner o clienti, di prepararsi adeguatamente a un possibile attacco:

  • Spiegate la natura della minaccia a tutti i dipendenti, eย insegnate loro a riconoscere le azioni di possibili intrusi;
  • Dotate tutti i computer e i dispositivi diย soluzioni di sicurezza affidabiliย in grado di contrastare i Trojan ransomware;
  • Verificate sempre la presenza di aggiornamenti software disponibili e installateli regolarmente (gli attacchi ransomware resi possibili dallo sfruttamento di vulnerabilitร  di recente hanno fatto parecchi danni).

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